Ivan Buttazzoni
La mia ricerca artistica, iniziata nel 1999 nasce dall’esigenza di ritrovare il senso della pittura figurativa dopo le esperienze del Minimal, dell’Informale, del Pop e soprattutto del
Concettuale. Per me il figurativo è la pittura e l’astrattismo è stato solo una stagione sperimentale ormai superata.
Ho iniziato a dipingere ad acrilico e ad olio da autodidatta,
realizzando dipinti mistici inerenti le leggende di Re Artù e Robin Hood.
La grande Crisi positiva nella mia arte e nella mia biografia è rappresentata dall’incontro con il Maestro Saturno Buttò.
A contatto con l’arte e la personalità del Divin Maestro, la mia produzione ha subito una svolta e mi sono ritrovato a dipingere
Santi e Angeli in atteggiamenti erotici, conservando e sviluppando un mio stile caratteristico.
Il Misticismo e l’Eros sono diventati le colonne portanti della mia arte.
Continuo a studiare la lezione di Giovanni Bellini, Tiziano, Rembrandt, Rubens, Caravaggio e Guido Cagnacci per attualizzare e rendere contemporanei la loro estetica e il loro linguaggio.
Amo il Simbolismo ottocentesco, Klimt e Dante Gabriel Rossetti, e da
buon Fenomenologo cerco di estrarre l’essenza dei loro dipinti,
reperendo le chiavi e i segreti che rendono un dipinto espressivo.
Prediligo i fondali gialli, che ricordano l’oro di Klimt e della pittura
gotica medievale.
Mi piacciono le icone sacre della tradizione bizantina, perché
trasmettono un gusto per il ritratto mistico-enigmatico affine agli stili
e agli esperimenti del Simbolismo dell’Ottocento.
Oltre a Saturno, ho studiato seriamente i grandi Maestri dell’erotismo,
Tom of Finland, Guido Cagnacci, Felice Ficherelli, Milo Manara, Guido Crepax, fino alla pittura pompeiana.
Per me l’erotismo è una materia assai seria e profonda, come
dimostra la psicoanalisi di Sigmund Freud e di Lou Von Salomè.
Prendo l’intensità del colore rosso da Rubens e il nero da Caravaggio e seguaci.
Amo il chiaroscuro ridotto al minimo, per giocare sempre tra volume
delle carni e bidimensionalità delle vesti e degli sfondi (questo è il gioco costante di Gustav Klimt).
- Amo Rembrandt, e l’effetto frammentario dell’incompiuto, del
rovinato dal tempo e del non-finito.
Quando ero alla ricerca di Maestri ho incontrato la pittura in rosso di
Saturno Buttò, quella in bianco di Lorenzo Vale e l’Opera al Nero del
divino Andrea – Jimmy Richter.
Il mio contributo è l’uso del colore giallo, che offre lo sfondo perfetto
per far emergere il chiaroscuro delle carni e le metafisiche aureole
turchesi, che sono sia Spirito, sia desiderio passionale.
Ho censurato in questo Portfolio i dipinti più espliciti, che più scavano
nella psiche per reperire il legame tra Erotismo e Misticismo. Tali
opere hanno però un posto speciale nella mia collezione privata e
attendono la cornice adatta ad essere esposte.
Ho vinto, come pittore e come fotografo, svariati premi. Il più caro e
nobile è il Primo Premio alla commemorazione di Piero della
Francesca, ad Arezzo.
Per molti anni non ho esposto, perché l’astrattismo era ovunque, ma
ora ho ripreso a presentare le mie opere al pubblico.
Ora lavoro su cartone preferibilmente giallo intenso, in formato
70×100, usando gli acrilici e le matite ad olio. A volte il carboncino.
Gli esempi sommi di Saturno Buttò, Lorenzo Vale e Jimmy Richter mi
spingono ad andare avanti con ottimismo.
Per me Saturno Buttò è il Maestro Assoluto, e le sue pale d’altare
sono il vertice della pittura così come io la intendo e la concepisco.
Come storico dell’arte ho scritto i testi di due cataloghi del pittore
Lorenzo Vale, e ho dedicato testi critici e monografie, pubblicate e in
uscita, a Saturno Buttò, Jimmi Richter, Bruno Aita, Heather Nevay,
Rembrandt, Salvador Dalì, Caravaggio e altri.
Ciò che mi interessa come Critico e come Storico dell’arte, è la
relazione tra psiche profonda e immagine pittorica. Vivo, dipingo,
insegno e scrivo a Udine.
Ivan Buttazzoni – 2024Instagram: @ivanbuttazzoni Pagina Facebook: Ivan Buttazzoni Artista Sito: www.ivanbuttazzoni.weebĺy.com